ECOLOGIA DEI SISTEMI SOCIO-TECNICI , Fiorenzo Martini

L’Harmattan Italia, 2014

Fra contabilità ambientale e social ecology, un campo inedito
del sapere sta emergendo, volto a coniugare approccio
empirico, utilizzabilità pratica e rigore metodologico.
Questo saggio ne racconta la “scoperta” e cerca di fornirgli
coerenza logica e prospettive di applicazione in ambiti che
spaziano dall’analisi dei consumi, all’ecologia urbana, sino
all’economia industriale.
Il nuovo “continente” muove essenzialmente dalla considerazione
del primato della tecnica come fattore autonomo e
distinto della società, dal riconoscimento della centralità
dell’impresa e dell’interdipendenza strutturale fra settori economici.
In tale prospettiva, particolare attenzione meritano la
reportistica societaria e la comunicazione aziendale, i cui
cambiamenti riflettono le importanti trasformazioni in atto
nella realtà produttiva.
A carattere didattico, il libro si rivolge a studenti universitari,
addetti alle sustainability units di enti pubblici e privati, ricercatori
in economia, sociologia o scienze naturali, comunicatori
e giornalisti.
FIORENZO MARTINI, economista polanyiano, ha lavorato
nell’industria delle telecomunicazioni sui temi dell’impronta
climatica e dei bilanci socio-ambientali. Collabora con riviste
scientifiche internazionali quali Ecological Indicators e Journal
of Cleaner Production

ECOLOGIA DEI SISTEMI SOCIO-TECNICI.

INDICE

INTRODUZIONE
Il primato della tecnica
La debolezza della nozione di “beni comuni”
La centralità dell’impresa come istituzione
Economia politica e crisi ambientale
I rapporti con l’ecologia industriale e la social ecology

1. LIFE CYCLE ASSESSMENT O ENVIRONMENTAL INPUT-OUTPUT? LA NECESSITA’ DI UN MODELLO IBRIDO
1.1 L’analisi delle interdipendenze strutturali: indispensabile, ma non sufficiente
1.2 L’LCA e i suoi limiti
1.3 Combinare quadro macroeconomico e analisi di processo: il modello EAP
1.4 Esercitazione. La preferibilità della dieta mediterranea

2. UNA “FAMIGLIA” DI IMPRONTE: ECOLOGICAL, CARBON E WATER FOOTPRINT A CONFRONTO
2.1 Ecological footprint
2.2 Carbon footprint (impronta climatica)
2.2.1 La carbon footprint nella realtà aziendale
2.2.2 La carbon footprint a livello di area geografica
2.3 Water footprint
2.4 Esercitazione (1). Calcolo semplificato di impronta ecologica e biocapacità riferite a un territorio
2.5 Esercitazione (2). Quanto costa “ambientalmente” una telefonata?

3. “TEMI” DI CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY: L’EXTENDED PRODUCER STEWARDSHIP E L’ECO-EFFICIENZA DELLE ORGANIZZAZIONI
3.1 La responsabilità estesa del produttore
3.2 L’eco-efficienza delle organizzazioni
3.3 Un indicatore trascurato: l’ HANPP (Human Appropriation of Net Primary Production)
3.4 Esercitazione. La valutazione comparativa dell’eco-efficienza a livello d’impresa

4. GLI ASPETTI COMUNICATIVI: I BILANCI DI SOSTENIBILITA’ E LA REPORTISTICA INTEGRATA
4.1 L’importanza della contabilità aziendale
4.2 Lo stato attuale dell’informazione societaria: il “doppio binario”
4.2.1 Questioni ambientali e bilanci di esercizio finanziari secondo gli IAS/IFRS
4.2.2 Le linee guida GRI (Global Reporting Initiative)
4.2.3 SASB Accounting: “La finanza è solo una parte del quadro”
4.2.4 CDSB (Climate Disclosure Standard Board): l’impresa e il global warming
4.3 Verso la rendicontazione integrata (One Report): il ruolo dei “capitali”
4.4 Esercitazione. Comunicare l’impegno per la protezione del capitale naturale
4.5 Appendice. Quadro riassuntivo sintetico dei diversi framework di sostenibilità

5. LE CITTA’ E L’AMBIENTE NATURALE. IL METABOLISMO URBANO
5.1 La città come unità di analisi ecologica
5.2 Una rassegna (non sistematica) degli studi sul metabolismo urbano
5.3 I sistemi socio-tecnici di fornitura dei servizi pubblici a livello cittadino
5.4 Esercitazione. Una proposta di modello di calcolo del metabolismo urbano

Riferimenti bibliografici

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