Premio Giovani STOREP 2016: Riccardo Evangelista

Il Premio Giovani STOREP (pari a 500€) viene conferito al giovane (non oltre i 40 anni d’età) studioso autore del miglior articolo presentato al Convegno annuale, articolo che deve trattare un tema rilevante per l’economia politica o quello principale del convegno, o un tema di analisi e politica economica contemporanea le cui conclusioni sono presentate in contrasto o continuità con punti di vista teorici del passato.

Il Premio per l’anno 2016 (XIII Convegno annuale STOREP, Università di Catania) è stato assegnato aevangelista

Riccardo Evangelista

per l’articolo

Ragioni, negazioni e direzioni dell’intervento pubblico
Logiche del processo economico in Mises e Polanyi

Motivazioni

Il saggio esamina le opposte visioni di Karl Polanyi e Ludwig von Mises sul funzionamento delle economie di mercato, a partire dalla comune esperienza dell’esperimento socialista della cosiddetta “Vienna rossa” (1919-1933), caratterizzate da politiche di intervento pubblico, soprattutto nel settore abitativo che avevano fortemente limitato l’agire dei meccanismi di mercato. Per Polanyi l’esperimento viennese era la prova della bontà della regolazione il dei prezzi, allo scopo di realizzare a una società più equa, per Mises era un esempio di interferenza pubblica fallimentare, che testimonia l’inevitabile inefficienza che si accompagna ad ogni intervento dello Stato.

L’autore presenta un’analisi approfondita e articolata delle ragioni di questa lettura radicalmente diversa degli stessi fatti. Queste ragioni vanno ricercate nella visione pre-analitica sottostante alle rispettive analisi economiche. Accogliendo una accezione più restrittiva dell’individualismo metodologico di Menger, Mises lo estende ad un individualismo più strettamente politico, per cui il liberismo diventa a fine ultimo da perseguire, come valore in se, indipendentemente dal contesto storico e istituzionale a cui viene applicato. Per Polanyi, invece, il mercato ha sempre una dimensione sociale e non può essere compreso né applicato al di fuori di circostanze specifiche e storicamente determinate. Per l’autore della Grande Trasformazione, la teoria liberista opera una sostituzione illegittima, scambiando una parte (la forma di mercato) per il tutto (le diverse modalità in cui le società affrontano il problema della loro sussistenza). Da questo deriva una impostazione deterministica dell’agire economica, che ne blocca le possibilità di comprensione e di cambiamento.

L’autore analizza con grande chiarezza le due posizioni teoriche, con ampiezza di riferimenti alla letteratura e al contesto in cui vanno collocate per essere compiutamente comprese. Mostra le due posizioni in maniera non schematica, ma articolata con ricchezza di dettaglio e sfumature.