Giorgio Lunghini (1938-2018)

We regret to inform you that Giorgio Lunghini passed away yesterday. STOREP honorary member, Giorgio has been a member of the Board of Guarantees since the establishment of the Association in 2004 and up to 2012.

Here below a series of pictures of him dating back to the third Annual STOREP Conference, held in 2006 (June 1-3) in Lecce, as well as a list of articles and memories (in Italian) just published on Italian newspapers and other media by STOREP members and other scholars.

È morto Giorgio Lunghini, un critico acuto della teoria economica ortodossa, un non conformista e un grande maestro. Ha saputo guidare i suoi allievi, con profonda cultura e carisma, alla lettura e rilettura degli economisti classici (i fisiocratici, Smith, Ricardo) e di Marx, Keynes e Sraffa, in un contesto intellettuale di conformismo economico e di un suo personale isolamento nella critica economica. Abbiamo perso una guida e un grande interprete critico dell’economia. Gli dobbiamo molto.
Anna Carabelli (written for Società Italiana degli Economisti, 23 December 2018)

In ricordo di Giorgio Lunghini (Andrea Fumagalli, “Il Manifesto”, 23 December 2018)
La scomparsa di Giorgio Lunghini è un segno dell’inaridirsi del presente. Con lui se ne va un protagonista finissimo della critica economica di questo Paese. Nato nella libertaria Ferrara, laureatosi in Bocconi con De Finetti, Giorgio Lunghini aveva cominciato la sua lunga carriera da docente di economia politica all’Università Statale di Milano negli anni della contestazione studentesca. Ottenuta la cattedra in giovane età, ha poi insegnato alla neo-nata Facoltà di Economia di Pavia per poi approdare allo Iuss pavese e all’Accademia dei Lincei… (https://ilmanifesto.it/in-ricordo-di-giorgio-lunghini/)

Giorgio Lunghini: lo spessore di un intellettuale (Stefano Lucarelli, “Economiaepolitica”, 23 December 2018)
“Nel corso della sua storia l’economia, scienza che non progredisce, si è via via ridotta ad una ‘tecnica di pensiero’ che non fornisce alcun ‘risultato concreto immediatamente applicabile alla pratica.’ Fattasi teoria pura, la teoria economica non comprende più né una teoria della distribuzione, né una teoria della crescita, che sappiano spiegare le disarmonie in cui consistono le leggi di movimento dei sistemi economici reali: costringendo così all’eclettismo o all’improvvisazione”. Così Giorgio Lunghini – che ci ha lasciato ieri 22 Dicembre – apriva nel 1975 la XVI riunione scientifica della Società Italiana degli Economisti… (https://www.economiaepolitica.it/2018-anno-10-n-16-sem-2/giorgio-lunghini-lo-spessore-di-un-intellettuale/)

Giorgio Lunghini 1938-2018
(Joseph Halevi, Associazione Paolo Sylos Labini, 24 December 2018)
“La scomparsa di Giorgio Lunghini mi ha rattristato moltissimo, come è già successo pochissimo tempo fa con il decesso di Aris Accornero. Sono figure centrali del pensiero progressista italiano nel campo delle discipline sociali. Nell’ambito economico tale pensiero, sviluppatosi dopo la Liberazione, si è rivelato essere decisamente il più avanzato d’Europa e tra i più innovatori nel mondo intero” (https://www.syloslabini.info/online/giorgio-lunghini-1938-2018/).

Giorgio Lunghini, è mancato un maestro
(Giovanni Dosi, Marco Vivarelli, Mario Pianta, Sbilanciamoci.info, 26 dicembre 2018)
“Giorgio Lunghini, scomparso di recente, è stato punto di riferimento per due generazioni di studiosi e di attivisti. Ha toccato il cuore del capitalismo, esaminando la contraddizione tra l’abbondanza di merci e i bisogni insoddisfatti, tra le grandi capacità produttive e la grande disoccupazione che ci circonda” (http://sbilanciamoci.info/giorgio-lunghini-e-mancato-un-maestro/).